Criolipolisi, arma efficace contro le adiposità localizzate
Criolipolisi Ostia, il dr. Raniero Facchini ci racconta come si svolge e nasce l’innovativo trattamento che scioglie il grasso corporeo con il freddo. Come spesso accade le invenzioni traggono ispirazione da fonti insospettabili e quella della criolipolisi è una di queste.
È possibile prenotare una seduta di criolipolisi a Ostia nello studio Regina Maria Pia per eliminare adiposità localizzate e rimodellare le forme del corpo collegandosi alla scheda del dottore.
In breve:
- La crolipolisi elimina il grasso in eccesso con il freddo
- Ha effetto sulle adiposità localizzate ma è inefficace contro la cellulite
- Il trattamento è indolore ed ogni seduta dura circa 50 minuti
- Non ha rischi né effetti collaterali
Criolipolisi significa letteralmente “scioglimento del grasso ad opera del freddo”. Il dr. Raniero Facchini, che di recente è stato insignito del premio “GIORGIO FIPPI” per la migliore presentazione della Tecnologia in Medicina Estetica al III ICAMP CONGRESS, ha raccontato l’aneddoto alle origini di questo trattamento ed ha rivelato molte informazioni utili a chi voglia saperne di più.
La criolipolisi funziona. Storia di un bambino che mangiava un ghiacciolo
“Vi voglio raccontare una storia molto interessante. Circa trent’anni fa, un bambino che aveva tenuto in bocca un ghiacciolo di latte subì un fenomeno molto strano: il ghiacciolo, sostando per molto tempo a contatto con la zona anatomica detta bolla di Bichat, ovvero quella relativa al tessuto adiposo interno alla guancia, aveva provocato una diminuzione del volume della guancia. Sono stati necessari trent’anni e uno studio dell’Università di Harvard per capire che lo shock termico da freddo aveva agito sugli adipociti.
La criolipolisi nasce da questa osservazione. Durante una seduta della durata media di 50 minuti, la temperatura raggiunge -10° inviando un segnale di autodistruzione alle cellule adipose. È un trattamento progressivo che non altera i lipidi plasmatici, quindi anche chi ha ipercolesterolemia, problemi epatici o renali non corre rischi: i lipidi colpiti dal freddo vengono “digeriti” gradualmente dall’organismo.
Adiposità localizzate e cellulite sono due cose diverse, la criolipolisi ha effetto sulle prime ma non sulla seconda perché agisce sul grasso localizzato, non sull’acqua. Le zone del corpo migliori per questo tipo di trattamento sono fianchi, addome, interno di cosce e ginocchia, dietro la schiena, zona sottoscapolare, mento e braccia. Su queste ultime si ottengono degli ottimi risultati perché, oltre a dare un segnale di autodistruzione alle cellule adipose, la criolipolisi crea una sorta di retrazione che combatte l’anelasticità tipica della parte inferiore delle braccia.
Il trattamento è indolore, non richiede tempi di recupero e, al termine della seduta, è seguito da un massaggio dell’area trattata che ne aumenta l’efficacia. Il numero di sedute varia molto in base allo spessore del tessuto adiposo ed ognuna determina una riduzione della plica interessata di circa il 20%.
L’efficacia del trattamento di criolipolisi è determinata anche dal comportamento del paziente poiché è fondamentale che si trovi in una fase di peso stabile e si attenga a normali misure dietetiche, quindi un’alimentazione equilibrata e varia, supportata da attività fisica moderata ma costante”.
Come si svolge il trattamento di criolipolisi
- Si valuta la presenza di adiposità localizzate, infatti la criolipolisi elimina il grasso ma non ha effetti sulla cellulite. Al tatto, il tessuto adiposo risulta caldo e morbido, mentre le zone interessate da cellulite sono più fredde e dure
- Si fa un segno per evidenziare l’area da trattare, si prendono le misure e la plicometria per capire se l’area diminuirà dopo il trattamento con shock termico da freddo. La misurazione successiva sarà effettuata dopo due mesi
- Si valuta la costanza del paziente nel mantenimento del peso. A tale scopo è utilile il calcolo della massa grassa con controllo impedenziometrico in prima seduta e dopo 2-3 mesi
- Si applica la membrana protettiva
- Si posiziona il manipolo in corrispondenza della plica da trattare. Il manipolo “aspira” la plica ottenendo un effetto vacuum. Il paziente può avvertire un leggero fastidio che si risolve in circa due minuti, il tempo necessario al congelamento della zona
- Raggiunta la temperatura di -10° si attivano le microcorrenti. Il trattamento dura circa 50 minuti
- Trascorso il tempo di somministrazione, si esercita un massaggio manuale
Uno studio clinico pubblicato di recente ha messo in evidenza come lo shock termico, associato alle microcorrenti, determini dei benefici sull’elasticità della zona cutanea trattata. È l’ultima evoluzione della criolipolisi: associare una doppia tecnologia, una per ridurre il grasso, l’altra per aumentare l’effetto tensore.